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Audioguida gratuita: Una passeggiata nel centro storico di Brema

Two women look at the audio guide on Bremen's market square with headphones in their ears.
Scopri la città anseatica da solo con la nostra audioguida gratuita!

© WFB / Jonas Ginter

Scopri la ricca storia di Brema con la nostra audioguida! Esplora la città al tuo ritmo con questo tour autoguidato. Immergiti in luoghi e storie affascinanti seguendo l'itinerario, che dura circa 1,5-2 ore. Inizia subito il tuo viaggio!

Troverai una mappa in fondo a questa pagina.

Prima tappa: Benvenuti a Brema

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Prima tappa: posizione

Puoi iniziare l'audioguida dove vuoi. Tuttavia, sarebbe pratico iniziare vicino alla piazza del mercato.

Audio length: 02:51 min

Scarica qui il file audio della prima tappa..

Prima tappa: Benvenuti a Brema

Buongiorno. Benvenuti a Brema, la città anseatica sul Weser con oltre 1200 anni di storia. Brema è un luogo ricco di storia e offre un interessante patrimonio di tradizioni e saperi, nonché un’offerta culturale variegata.

Siamo lieti di accoglierti nella nostra città cosmopolita e ricca di tradizioni.

La nostra passeggiata con l’audioguida ti condurrà attraverso il centro storico di Brema e lungo la Nagelroute. Ciò che la rende inconfondibile sono i chiodi metallici color argento e bronzo sul suo lastricato. Durante il percorso scoprirai alcune attrazioni di Brema e riceverai suggerimenti su ulteriori luoghi da visitare e attività da svolgere.

Iniziamo la nostra visita della città con alcune informazioni su Brema.

Le due città gemelle di Brema e Bremerhaven (la seconda situata a 60 chilometri a nord di Brema) costituiscono lo stato federale tedesco più piccolo, denominato anch’esso Brema. Brema si distingue per la sua tradizione ma al contempo anche per il suo cosmopolitismo. I tesori storici della città anseatica si concentrano intorno alla piazza del mercato e non solo. Ma Brema è anche una grande città moderna dal fascino inconfondibile. Nei centri di cultura e sapere come l’Universum Bremen o la Botanika si può toccare il sapere con mano. Anche la variegata offerta culturale della città anseatica con uno spirito tutto suo è in grado di soddisfare tutti i gusti: il Theater Bremen, la shakespeare company, il Metropoltheater o i tanti altri musei – come per esempio l’Überseemuseum, la Kunsthalle o il Weserburg, uno dei primi musei di arte moderna in Germania. Inoltre, l’Unesco ha nominato nel 2023 Brema “Città della letteratura”.

I settori economici più importanti di Brema sono l'industria automobilistica, la tecnologia aerospaziale, la logistica, l'ingegneria elettrica, l'ingegneria meccanica e l'industria alimentare e delle bevande.

Nel 2024 Brema è diventata l'undicesima città più grande della Germania, con una popolazione di circa 570.000 abitanti. Si estende per circa 38 chilometri lungo entrambe le sponde del fiume Weser, raggiungendo i 16 chilometri nel punto più largo. Ciò significa che Brema ha la più bassa densità di popolazione tra tutte le grandi città tedesche.

La nostra visita inizia presso la piazza del mercato, davanti alla Deutschen Haus anche chiamata Beck’s am Markt. Recati lì e lasciati immergere nella prossima tappa nella storia di Brema.

Seconda tappa: La storia di Brema

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Seconda tappa: posizione

Ora ti trovi nella piazza del mercato davanti al Beck’s am Markt anche detto Deutsche Haus.

Audio length: 03:46 min

Scarica qui il file audio della seconda tappa.

Seconda tappa: La storia di Brema

Ora ti trovi nella piazza del mercato davanti al Beck’s am Markt anche detto Deutsche Haus.

La prima documentazione ufficiale di Brema risale all’anno 782 d.C., ma le origini della città sono avvolte da una leggenda. Si narra che pescatori senza fissa dimora, in cerca di un rifugio, scoprirono una chioccia con i suoi pulcini su una duna del Weser. Decisero che, dove le galline si sentivano a loro agio, non poteva essere poi così male, e infine si stabilirono lì con le loro famiglie. Secondo la leggenda si trattò dei primi coloni di Brema. Osservando con attenzione, potrai riconoscere l’immagine della gallina sulla facciata del municipio.

La storia di Brema è anche stata una storia di lotta per l’indipendenza.

Nel 787, infatti, Brema diventò sede vescovile sotto Carlo Magno. Circa duecento anni dopo, l’imperatore Ottone I le concesse il diritto di tenere mercato, consentendo così lo sviluppo del commercio urbano. L’insediamento commerciale si trasformò in una città. Per assicurarsi gli scambi commerciali, nel 1358 Brema entrò a far parte della Lega Anseatica, la potente alleanza di città che si estendeva dalle Fiandre fino alla regione del Mar Baltico. Con la concessione della “libertà imperiale” nel documento di Linz del 1646, l'indipendenza di Brema fu finalmente assicurata dal diritto costituzionale. Brema divenne una Libera Città Imperiale.
Con la dissoluzione del Sacro Romano Impero della Nazione Tedesca nel 1806, Brema divenne uno Stato libero, indipendente e sovrano, e da quel momento in poi adottò il nome di Libera Città Anseatica di Brema. Ma già nel 1810 la città fu conquistata dall'Impero francese nel corso delle conquiste napoleoniche e Brema divenne la capitale del dipartimento dell'estuario del Weser. Solamente cinque anni dopo, la città anseatica divenne membro sovrano della Confederazione tedesca grazie agli sforzi di Johann Smidt al Congresso di Vienna. Nello stesso secolo, la città divenne uno Stato federale grazie alla fondazione dell'Impero tedesco nel 1871. Nel 1934, però, Brema perse il suo status di stato sotto i nazionalsocialisti e passò, insieme a Oldenburg, sotto il controllo di un governatore. Durante la Seconda guerra mondiale circa il 62% della città venne distrutto dai bombardamenti aerei. A seguito dell’occupazione da parte degli alleati nel 1945, la città anseatica riguadagnò il titolo di stato federale indipendente insieme a Bremerhaven nel 1947.

Di fronte a te puoi osservare la „Deutsche Haus“. La puoi riconoscere dall’iscrizione: “In memoria dei fratelli che hanno segnato il destino della nostra separazione”. Queste parole di Wilhelm Kaisen adornano la facciata dell'edificio dal 1955 e ricordano la separazione della Germania. L'edificio angolare fu ricostruito nel 1951 utilizzando frammenti di case antiche provenienti dal centro storico della città che erano state distrutte durante la guerra ed assunse il nome di “Rathscafé”. I rilievi in arenaria illustrano i temi della distruzione e della ricostruzione.

Recati al centro della piazza del mercato, in modo da poter osservare la croce anseatica sul lastricato.

Terza tappa: La piazza del mercato di Brema

A view of the Roland statue, on the slightly illuminated market square at dusk.

Terza tappa: posizione

Ora ti trovi al centro della piazza del mercato e puoi osservare la croce anseatica in fondo al lastricato.

Audio length: 03:54 min

Scarica qui il file audio della terza tappa..

Terza tappa: La piazza del mercato di Brema

Ora ti trovi al centro della piazza del mercato e puoi osservare la croce anseatica in fondo al lastricato.

La piazza del mercato, anche chiamata „gute Stube“ ossia ”salotto buono”, rappresenta il cuore della città. La leggenda vuole che Brema venne fondata proprio qui. La piazza del mercato è circondata da innumerevoli frammenti della storia di Brema.

Da centro commerciale altomedievale la piazza del mercato si è trasformata nell'opera d'arte urbana che rappresenta ancora tutt'oggi. È comunque sempre stata un luogo del popolo. La gente si riuniva qui per vari motivi, quali proteste, ragioni commerciali o di difesa. Fino al XVIII secolo, gran parte della vita pubblica si svolgeva nella piazza del mercato. L’allora governatore ed amministratore della città aveva stabilito sotto i portici il suo tribunale, emanando qui le decisioni e le leggi del tribunale del consiglio, e persino le sentenze di morte venivano lette dal balcone del municipio. Nella piazza del mercato venivano celebrate anche le grandi vittorie, come ad esempio quella dopo la Guerra dei Trent'anni, la vittoria su Napoleone o la riconquista della libertà della città nel 1814. Ancora oggi, i tifosi del Werder Bremen celebrano nella piazza del mercato i titoli vinti dalla loro squadra di calcio.

Guarda bene il disegno inciso al centro della pavimentazione della piazza del mercato. Qui compare una ruota a dieci raggi, al cui centro si può notare la croce anseatica. La croce è stata donata a Brema dalla Lega Anseatica per ricordare la sua partecipazione alle guerre di liberazione contro Napoleone. Nel caso in cui tu non riesca a individuare la croce, è probabilmente nascosta dalle impalcature di un evento.

Famosa per essere una delle piazze più belle d'Europa, la piazza del mercato rappresenta una calamita e un luogo di incontro per molte persone. Quando è bel tempo, ci si può sedere all’aria aperta, gustare una deliziosa fetta di torta osservando il vivace viavai dei caffè vicini. O ti può capitare di assistere a un'allegra atmosfera festiva e colma di spensieratezza, ad esempio durante eventi quali il festival delle arti di strada La Strada, i mercatini di Natale, il piccolo Freimarkt o la Musikfest, durante i quali la piazza del mercato si illumina di uno splendore festivo.

Rivolgi ora lo sguardo verso gli edifici adiacenti il Beck’s am Markt. Presta particolare attenzione all’edificio ad angolo sulla tua sinistra e alla farmacia adiacente. Dopo essere stati distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale, questi edifici sono stati ricostruiti e rimodernati. Alle spalle della facciata rococò della casa esterna si cela un edificio moderno, rivestito nel 1958 dalle mura provenienti da una casa borghese sulle rive del Weser. Anche la facciata della Rathsapotheke ha una storia interessante. Il suo elaborato stile decorativo neorinascimentale è il risultato di un appalto tenutosi nel XIX secolo allo scopo di abbellire il paesaggio cittadino.

Voltati verso destra, in direzione nord-est: alle spalle dei binari del tram si trova il più grande gioiello della piazza del mercato: il magnifico municipio che risale a oltre 600 anni fa! Maggiori informazioni su questa magnifica attrazione ti verranno fornite nella prossima tappa.

Quarta tappa: Il municipio di Brema

Bremen's town hall with three flags.

Quarta tappa: posizione

Ti trovi ora al centro della piazza del mercato e puoi osservare il municipio.

Audio length: 04:13 min

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Quarta tappa: Il municipio di Brema

Ti trovi ora al centro della piazza del mercato e puoi osservare il municipio.

Si tratta di uno dei più bei municipi della Germania e il complesso del Municipio Vecchio e del Municipio Nuovo, insieme alla statua di Rolando che si trova di fronte, è entrato a far parte dal 2004 del patrimonio mondiale dell'UNESCO.

È uno straordinario municipio di epoca tardo-medievale e simboleggia la libertà urbana della città-stato. Questo aspetto emerge anche nell’argomentazione dell’UNESCO: “Il municipio e il Rolando di Brema sono una testimonianza unica dell'autonomia civica e della sovranità sviluppatesi all’epoca del Sacro Romano Impero”. L’argomentazione dell’UNESCO mette in particolare rilievo anche la straordinaria facciata.

Costruito tra il 1405 e il 1410 in qualità di mercato e sala del consiglio in stile gotico, il municipio rappresenta l'edificio più importante di Brema. Tuttavia, l’edificio gotico assunse l’aspetto attuale solo a partire dal 1612, anno in cui il capomastro di Brema Lüder von Bentheim realizzò una facciata ornata in stile rinascimentale del Weser, sul modello dello stile olandese.

Particolarmente degne di nota sono le otto sculture monumentali presenti sulla facciata che dà sul mercato. Presta attenzione alle figure gigantesche. Sulla sinistra potrai notare l’imperatore e i sette principi elettori adiacenti. Questi simboleggiano la rivendicazione della libertà imperiale di Brema e quindi l'indipendenza della città dalla Chiesa.

E cosa si nasconde all’interno del municipio? Su ciascuno dei due piani dell’antico municipio si può osservare una grande sala, rispettivamente sala “inferiore” e sala “superiore”. Un tempo, nella sala superiore del municipio si riuniva il consiglio comunale, che approvava le delibere, governava ed emetteva le sentenze valide per i cittadini. La sala superiore, con la magnifica “Güldenkammer”, è oggi utilizzata per scopi di rappresentanza. È riccamente decorata con pitture murali, portali decorativi e sculture in legno. Per questo motivo è considerata la più bella sala da ballo di Brema. Il pittore di Worpswede Heinrich Vogeler progettò la Güldenkammer nel 1905 in stile Art Nouveau con vari motivi naturalistici.

La sala inferiore, uno dei più bei edifici profani tedeschi del periodo gotico, si è preservata quasi intatta. La sala a tre navate ha un portale gotico riccamente decorato sia ad est che a ovest ed è sostenuta da pilastri ottagonali di quercia. Un tempo veniva utilizzata per motivi commerciali o per rappresentazioni teatrali; oggi ospita mostre temporanee.

Camminando poi verso il Duomo, si può ammirare il Nuovo Municipio alle spalle dell'antico edificio. All'inizio del XX secolo l'architetto Gabriel von Seidl progettò il nuovo municipio in stile neorinascimentale e accostò in modo armonioso questo edificio di ampliamento alla costruzione più antica. Nel Nuovo Municipio, ad esempio, si può ammirare la Sala Gobelin, che prende il nome da un grande arazzo francese del XVII secolo ed era originariamente destinata a essere l’ufficio del sindaco. Oggigiorno questa è utilizzata come piccola sala sia per ricevimenti e riunioni che per i matrimoni civili.

Il municipio rappresenta anche la residenza ufficiale del sindaco di Brema. Chi ricopre questa carica riveste anche il ruolo di primo ministro del Land. Il governo del Land di Brema si riunisce settimanalmente nella sala del Senato del Municipio.

Per saperne di più sul municipio, partecipa a una sua visita guidata.

Dirigiti ora verso la statua di Rolando ed avvia il file audio per la prossima tappa.

Quinta tappa: La statua del Rolando di Brema

Bremer Roland on the Market Square

Quinta tappa: posizione

Ora ti trovi nella piazza del mercato e puoi osservare la statua del Rolando.

Audio length: 06:51 min

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Quinta tappa: La statua del Rolando di Brema

Ora ti trovi nella piazza del mercato e puoi osservare la statua del Rolando.

Rolando rappresenta meglio di qualsiasi altro monumento l’impegno di Brema a favore della giustizia e dell’indipendenza urbana. Si tratta di una tra le statue più antiche della Germania ancora preservate nel loro luogo originario. In Europa esistevano complessivamente 55 statue di Rolando, 20 delle quali si sono conservate finora. Sebbene il Rolando di Brema non sia l'unico, si tratta del monumento più antico, più rappresentativo e più famoso. La sua altezza di 5 metri e mezzo lo rende inoltre la più grande tra le statue tedesche. Se si considera anche il piedistallo e il baldacchino, arriva addirittura a misurare 10,21 metri. La statua fa anch’essa parte del patrimonio culturale dell'UNESCO.

Ma chi era veramente Rolando? Si sa poco della sua figura storica. Tuttavia, è il soggetto della leggenda di Rolando, che trae le sue origini letterarie nell'antico poema francese “La Chanson de Roland” del 1100. Fondamentale per comprendere il significato della statua di Brema è il legame di Rolando con Carlo Magno e quindi l’importanza della mondanità rispetto alla religione.

Nel 1366 i mercenari dell'arcivescovo bruciarono la prima statua del Rolando, ancora costruita in legno. Dopodiché nel 1404 il consiglio di Brema fece costruire il Rolando in pietra calcarea. Questo simboleggiava il diritto dei patrizi di Brema a governare la città.

Osserva il Rolando più da vicino. Il giovane cavaliere è completamente vestito secondo la moda del 1400, con un’attillata giacca di cuoio sopra la cotta di maglia, una pesante cintura in pelle, un rivestimento corazzato attorno alle ginocchia e alle gambe e lunghi capelli ondulati. Il cavaliere porta anche uno stemma con l’aquila imperiale a due teste. Qui è riportata l’iscrizione, che tradotta, afferma: “Vi proclamo la libertà, che Carlo e molti altri principi hanno veramente dato a questa città. Ringraziate Dio per questo, questo è il mio consiglio”. La spada che impugna Rolando rappresenta un simbolo della giustizia. I suoi capelli lunghi simboleggiano un uomo libero, ma soprattutto sono in linea con la figura del cavaliere e quindi con l’ideale dell’epoca.

Rolando sorride orgoglioso in direzione del Duomo, residenza ufficiale dell'arcivescovo, che all'epoca rivendicava il dominio secolare su Brema. Il suo sguardo di sfida doveva segnalare all'arcivescovo che gli abitanti di Brema non lo avrebbero più ascoltato. Secondo l'iscrizione riportata sul suo scudo, l'imperatore Carlo Magno aveva già promesso loro la libertà. Questa interpretazione sembra plausibile, ma non corrisponde necessariamente ai fatti storici.

Un'altra teoria è che lo sguardo di Rolando sia proiettato verso Amburgo e che voglia accogliere i mercanti provenienti dalla città anseatica, garantendo loro libertà imperiale e il diritto di tenere mercato.

Per inciso, Rolando aveva anche uno scopo pratico: tra le ginocchia appuntite della statua corre una distanza di 55 centimetri, il che corrisponde alla lunghezza dell’antica unità di misura Bremer Elle. Si narra che la distanza tra le ginocchia venisse utilizzata in passato per misurare i tessuti.

Hai già individuato l’omino che si trova tra i piedi di Rolando? Una leggenda circonda anche questa figura. La contessa Emma von Lesum, nota per la sua pietà e carità, voleva donare agli abitanti di Brema un terreno per far pascolare il loro bestiame. Per misurare la grandezza del pascolo da donare, la contessa scelse l'area che un uomo poteva percorrere a piedi in un'ora. Nella speranza di dover cedere solo una piccola quantità di terra, il duca Benno, cognato ed erede della contessa, scelse un uomo senza gambe per misurare la sua camminata. Contrariamente alle aspettative, questo mendicante, la cui figura si può osservare ai piedi del Rolando, attraversò un’area molto vasta, la cosiddetta Bürgerweide. La parte settentrionale di questo prato fu trasformata nel 1866 nell’attuale Bürgerpark, che oggi funge da area verde ricreativa. Essendo una dei pochi giardini risalenti al XIX secolo quasi completamente preservati a tutt’oggi, il parco è considerato uno dei più importanti parchi paesaggistici della Germania.

Per evitare che il Rolando venisse danneggiato, venne recintato. Questo recinto gli ha consentito di sopravvivere persino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Si narra che gli abitanti di Brema conservino anche un sostituto nel seminterrato del municipio in caso di emergenza e che solo il sindaco sappia dove sia nascosto il “Rolando di emergenza”. Sta a te decidere se sia vero o no.

Un momento importante nella storia dell’emblema di Brema fu la sostituzione della testa nel 1983 a causa dell’inquinamento atmosferico, che aveva provocato notevoli danni alla statua. La testa originale si può ammirare presso il Museo Focke.

Il Rolando rappresenta da sempre il patrono e l’emblema di Brema. La leggenda vuole che la città non crollerà fino a che Rolando resterà in piedi.

Se ora ti volti, potrai osservare un edificio straordinariamente moderno, l’Haus der Bremischen Bürgerschaft. Prima di passare alla prossima stazione dove scoprirai di più sul Parlamento, dirigiti verso il Bremer Loch, un tombino che si trova sul lastricato della piazza del mercato. Si trova sulla sinistra accanto all’Haus der Bürgerschaft. Se inserisci una moneta nella fessura, potrai sentire i suoni dei musicisti della città di Brema. Il denaro qui raccolto viene utilizzato per il fondo Wilhelm Kaisen Bürgerhilfe. Se osservi alle spalle del Bremer Loch in direzione del Duomo, potrai vedere e toccare con mano un modellino in bronzo del centro storico di Brema. Luoghi ed edifici qui riportati sono contrassegnati, tra l’altro, in braille.

In vista della prossima tappa, cercati un posto nella piazza del mercato dove si può osservare l’Haus der Bürgerschaft.

Sesta tappa: Il parlamento di Brema

Building of the Bremer Bürgerschaft

Sesta tappa: posizione

Ora ti trovi nella piazza del mercato e puoi osservare la facciata della Bürgerschaft.

Audio length: 02:37 min

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Sesta tappa: Il parlamento di Brema

Ora ti trovi nella piazza del mercato e puoi osservare la facciata della Bürgerschaft.

L’Haus der Bürgerschaft: nel palazzo del Parlamento di fronte a te si riuniscono il Parlamento dello Stato federale di Brema - la cosiddetta Bürgerschaft – e il Parlamento della città di Brema. Durante le sedute della Bürgerschaft si riuniscono i deputati di Brema e Bremerhaven. L’Haus der Bürgerschaft rappresenta inoltre la residenza ufficiale del capo di Stato, ovvero del presidente o della presidente della Bürgerschaft. È qui che vengono svolti i dibattiti, si combatte per ottenere la maggioranza, vengono presentate le mozioni ed approvate le leggi.

Ma questo edificio storico si distingue anche per la sua architettura moderna, se lo si confronta agli altri edifici storici adiacenti. La costruzione dell’edificio, completata nel 1966 dall'architetto di fama internazionale Wassili Luckhardt, fu al centro di molte controversie all’epoca. Costruito facendo uso su larga scala di vetro, alluminio e mattoni scuri in clinker in linea con lo stile degli anni '60, questo parlamento “di vetro” rappresenta una controparte di tutto rispetto del municipio. Lo scultore berlinese Bernhard Heiliger fornì i rilievi delle finestre in alluminio pressofuso e utilizzò inoltre il bronzo per decorare gli esterni in vetro.

Prima che venisse costruita la Haus der Bürgerschaft, questo sito era occupato dalla borsa valori, che venne gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente demolita. Alle spalle della Haus der Bürgerschaft si trova ancora la scala semicircolare di questo edificio di rappresentanza.

La Bürgerschaft comprende inoltre il giardino delle sculture, dove potrai osservare, durante gli orari di apertura, sei opere di Gerhard Marcks. L'ingresso si trova dalla parte del mercato, a destra della Bürgerschaft.

Prima di continuare la visita, ci concentreremo su un ultimo importante edificio storico della piazza del mercato. Questo si trova sul lato opposto del municipio, a destra accanto all’imbocco della Böttcherstraße. Cercati un posto nella piazza del mercato dove poter osservare questo edificio da vicino, prima di continuare con la prossima tappa.

 

Settima tappa: Lo Schütting

View of the Schütting on Bremen's market square.

Settima tappa: posizione

Ora ti trovi nella piazza del mercato davanti allo Schütting.

Audio length: 03:24 min

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Settima tappa: Lo Schütting

Ora ti trovi nella piazza del mercato davanti allo Schütting.

Puoi vedere diritto davanti a te l’edificio, che oggi rappresenta la sede della Camera di Commercio, e denominato Schütting. Ma che cosa significa veramente Schütting? Sono state elaborate diverse teorie al riguardo. Una sostiene che l’origine della parola provenga dal norvegese "Skotting", che significa case di riunione. Secondo Johann Heinrich Dreyer, un tempo sindaco di Lubecca, la parola deriverebbe dal verbo "schütten", che significa “versare”, nel senso che le risorse finanziarie dei mercanti vengono “versate insieme”. Secondo l’ultima ipotesi, la parola deriverebbe da "Schossen", che significava aumentare le tasse.

Indipendentemente dal significato del nome Schütting, l'edificio venne costruito tra il 1537 e il 1538 come sede della corporazione dei mercanti di Brema dal capomastro di Anversa Johann den Buschener. Nello stile degli edifici rinascimentali delle Fiandre, esso rappresenta una magnifica controparte del municipio e vuole esaltare la posizione e la prosperità dei mercanti di Brema.

Se il frontone occidentale, in stile tardo gotico, è stato conservato nella sua forma originale, il frontone orientale rappresenta un bell'esempio del primo rinascimento a Brema. La facciata del mercato che stai osservando venne ristrutturata nel 1594 servendosi di elementi provenienti dal Rinascimento del Weser. Successivamente vennero apportate ripetute modifiche, quali ad esempio il magnifico portale neobarocco con scalinata, aggiunto solamente nel XIX secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lo Schütting venne completamente bruciato fino alle sue mura esterne. In seguito, l’edificio venne ricostruito all'interno delle antiche mura esterne e riaperto al pubblico nel 1951.

Al di sopra del portale potrà leggere il famoso detto di Otto Gildemeister, sindaco di Brema, scrittore e giornalista: "Buten un binnen/ Wagen un winnen". La traduzione letterale è: “all’esterno e all’interno - osare e vincere”. Questa frase descrive l'audacia, il rischio e gli utili tratti dal commercio di Brema sia in patria "binnen" che oltremare "buten". Al di sopra delle finestre in basso sono visibili gli stemmi delle città anseatiche di Amburgo e Lubecca e dei centri di commercio anseatici di Bergen, Bruges, Londra e Novgorod.

Interessante e degno di nota, soprattutto per gli amanti del caffè, è il fatto che il primo caffè del mondo di lingua tedesca fu aperto nello Schütting nel 1673.

Prosegui quindi lungo la Nagelroute, che si sviluppa alla sinistra dello Schütting, e arriva fino all’imbocco della Böttcherstraße, dove potrai godere di una vista sul rilievo dorato.

Ottava tappa: La Böttcherstraße

A glance into to the historic street "Böttcherstraße" in Bremen

Ottava tappa: posizione

Ora puoi vedere di fronte a te il rilievo dorato all'imbocco della Böttcherstraße.

Audio length: 07:46 min

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Ottava tappa: La Böttcherstraße

Ora puoi vedere di fronte a te il rilievo dorato all'imbocco della Böttcherstraße.

La “via principale segreta” di Brema, lunga 108 metri, rappresentava un tempo il vicolo dei fabbricanti di tini. Nel Medioevo il vicolo costituiva un importante collegamento tra la piazza del mercato e il fiume Weser. Il trasferimento del porto e di tutte le sue ditte di esportazione a metà del XIX secolo segnò l’inizio del declino della Böttcherstraße.

Il produttore di caffè Ludwig Roselius fece ricostruire la strada tra il 1922 e il 1931, trasformandola in una vera e propria opera d’arte. La sua ricostruzione voleva simboleggiare la rinascita culturale della Germania dopo la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale. Di importanza centrale era il legame tra tradizione e modernità.

Riesci a vedere il rilievo dorato al di sopra dell’imbocco della Böttcherstraße? L’opera d’arte „Der Lichtbringer“ (che significa il portatore di luce) dello scultore di Worpswede Bernhard Hoetger venne installata solamente nel 1936. Poiché la strada e la sua architettura, e in particolare il rilievo astratto in mattoni localizzato al di sopra del suo imbocco, oggi non più visibile, erano stati criticati dai nazionalsocialisti, l'opera fu utilizzata per cercare di ingraziarsene il favore. Ciò che a prima vista potrebbe essere interpretata come una battaglia tra l'arcangelo Michele e il drago infernale presenta inoltre dei punti in comune con la saga dei Nibelunghi e venne interpretata come una metafora del Führer durante l'epoca nazista. Per questo motivo l’opera deve essere valutata in maniera critica ed è a tutt’oggi al centro di molte discussioni.

Prima di proseguire, guarda l’edificio di fronte a te, in particolare il suo lato destro! In alto, sul frontone, si riconoscono le statue in arenaria dei sette Faulen (”i sette uomini pigri”). Si tratta di figure tratte da una nota leggenda dello scrittore di Brema Friedrich Wagenfeld. La leggenda narra che esistessero un tempo a Brema sette fratelli, che erano così pigri da non volere andare a prendere dell’acqua dal fiume Weser. Quindi costruirono un pozzo e dei condotti per l’acqua. Inoltre, non avevano voglia di estrarre i carri dal fango o di andare nella foresta a raccogliere legna, così cominciarono ad asfaltare strade ed a piantare alberi. Sta a te decidere se si trattasse di pigrizia o spirito innovativo.

Prosegui ora lungo la strada e scoprirai il Modersohn-Becker Museum sulla sinistra.

Si tratta di uno dei primi musei al mondo dedicati all'opera di un'artista donna. Qui sono conservati dipinti di tutte le fasi creative di quella che è probabilmente la più famosa pittrice tedesca, che testimoniano il suo straordinario status di pioniera della pittura moderna del 1900.

A questo punto, ti invitiamo a proseguire lungo la Böttcherstraße e ad entrare nel cortile adiacente, sulla sinistra.

Ti trovi ora nell’ Handwerkerhof. Qui si possono notare altre due opere d'arte di Hoetger: il busto di Ludwig Roselius, commerciante di caffè di Brema e inventore del primo caffè decaffeinato, il „Kaffee HAG“, e la fontana dei „Sieben Faulen“, che compaiono anche qui. Sulla fontana è possibile anche individuare i musicisti della città di Brema. Stranamente, gli animali non sono disposti in fila, ma sembrano dirigersi uno dopo l'altro verso Brema. Probabilmente non sono presenti tutti gli animali. Questi vengono purtroppo spesso scambiati per souvenir.

Esci nuovamente dal cortile e segui il percorso fino ad arrivare al centro di informazioni turistiche di Brema.

Se per caso senti un carillon, sei fortunato/a. A partire dal 1934, nella piazza dei frontoni si può assistere più volte al giorno ad una melodia, creata da 30 campane di porcellana di Meissen. Gli orari esatti sono riportati sul pannello informativo della Haus des Glockenspiels. Al contempo potrai osservare sulla torre vicina dieci pannelli in legno di Hoetger, intagliati e dipinti a colori, che raffigurano storie di traversate atlantiche. L'attenzione si concentra su personaggi come Leif Eriksson, Cristoforo Colombo, il Conte Zeppelin e l'equipaggio del “Bremen”, che fu il primo aereo ad attraversare l'Atlantico senza fare scalo in direzione est-ovest. Tra l'altro, all'aeroporto di Brema si può ammirare l'aereo Junkers W33 originale.

Al piano terra della Haus des Glockenspiels si trova il centro informazioni turistiche di Brema. Il personale sarà lieto di rispondere a qualsiasi domanda tu possa avere sul tuo soggiorno a Brema. Continua la visita e percorri la Böttcherstraße fino a raggiungere gli acquari sulla tua destra.

Nell'ambito della ristrutturazione della strada, a ciascuna delle sette case è stato assegnato un nome specifico. I principali architetti responsabili del progetto furono Alfred Runge, Eduard Scotland e Bernhard Hoetger. Quest'ultimo progettò la tradizionale architettura in mattoni della galleria, aggiungendole elementi di Art Nouveau e Art Déco. Inoltre, Hoetger concepì la Paula Modersohn-Becker-Haus e l'Haus Atlantis, che oggi ospita il RadissonBlu-Hotel e l'imponente Himmelssaal bianca e blu. Di fronte potrai osservare la Casa di Robinson Crusoe, che prende il nome dal protagonista del romanzo di Daniel Dafoe. Nel romanzo Robinson Crusoe è figlio di un mercante di Brema, a riprova del legame dello scrittore inglese con la città di Brema.

Fortemente danneggiate durante la Seconda Guerra Mondiale, le facciate della Böttcherstraße vennero in gran parte ricostruite nel 1954 grazie ai fondi messi a disposizione dal gruppo Kaffee-HAG. Poiché a partire dagli anni Settanta i danni al tessuto edilizio divennero sempre più evidenti, nel 1988 la banca Sparkasse Bremen acquistò la Böttcherstrasse e la riportò, per quanto possibile, alle condizioni originarie dell'anteguerra grazie ad un programma di ristrutturazione durato fino al 1999. Dal 2003, la Böttcherstrasse è di proprietà della Fondazione Bremer Sparer-Dank, che ha conservato e promosso fino ad oggi la filosofia di combinare arte e artigianato.

Attualmente la Böttcherstraße, caratterizzata da un’insolita architettura, rappresenta un paradiso per l’arte e l’artigianato, con la sua schiera di negozietti, ristoranti, musei e laboratori. Le collezioni d’arte della Böttcherstraße, che comprendono il museo nella Roselius-Haus e il Paula Modersohn-Becker Museum, rappresentano il punto di forza culturale ed architettonico della galleria.

Segui poi le indicazioni verso il sottopassaggio fino ad arrivare al lungofiume del Weser. Fai attenzione alle biciclette. Qui potrai vedere un molo, il cosiddetto Martinianleger. Vai a destra in direzione delle panchine.

Nona tappa: Il Martinianleger e la chiesa di San Martino

Schlachte Embankment

Nona tappa: posizione

Ora ti trovi sul lungofiume Schlachte del Weser presso il Martinianleger.

Audio length: 02:07 min

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Nona tappa: Il Martinianleger e la chiesa di San Martino

Ora ti trovi sul lungofiume Schlachte del Weser presso il Martinianleger.

Il Martinianleger, ai piedi della chiesa di San Martino, è il punto di approdo delle navi passeggeri e dei battelli che partono dal lungofiume Schlachte del Weser. Da qui potrai fare un giro del porto o del fiume Weser a bordo di navi antiche o moderne, per scoprire il lato marittimo di Brema. Da qui si può perfino raggiungere Vegesack o più a valle Bremerhaven. La città gemella di Brema dista solo 60 chilometri.

Se ti volti, potrai vedere la storica chiesa protestante di San Martino, che sorge dall'altra parte del Weser e da cui il molo ha preso il suo nome. Si tratta della più piccola, moderna e anche della più pittoresca tra le quattro antiche chiese parrocchiali di Brema e venne inizialmente costruita come basilica a tre navate intorno al 1229. Nel XIV secolo venne poi ampliata e trasformata in una chiesa a sala.

Circa due secoli dopo venne aggiunta una canonica, la Neanderhaus, la quale prese il nome da Joachim Neander, che visse nella casa e scrisse il famoso inno “Lobe den Herren” (Lode al Signore). Tra l'altro, Neander ha dato anche il nome all'uomo preistorico ritrovato in seguito in questa zona.

L'edificio tardo-gotico in mattoni fu gravemente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, ma venne ricostruito nel dopoguerra.

Ora rilassati un po’ in riva al Weser. Potresti ad esempio sederti su una delle panchine sul lungofiume e godere del fascino marittimo chetrasmettono il porto tradizionale e la città commerciale di Brema. Nella prossima tappa ti racconteremo alcuni fatti riguardanti la vita presso il fiume e il lungofiume Schlachte Weser.

Decima tappa: La Schlachte

A building in front of a flag, the surrounding area is full of trees.

Decima tappa: posizione

Ora ti trovi sulla riva del Weser, la Schlachte.

Audio length: 07:13 min

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Decima tappa: La Schlachte

Ora ti trovi sulla riva del Weser, la Schlachte.

Questa è la riva del Weser, la Schlachte di Brema. Ma cosa significa esattamente la parola Schlachte ed ha qualcosa a che fare con la parola tedesca che sta per “massacri”? No, il termine deriva dalla parola basso-tedesca „slait“, che significa “colpire” e si riferisce al fatto che qui vennero installati dei pali per come argine del fiume. Il termine Schlachte venne menzionato per la prima volta nel 1250, quando le sponde del Weser erano già state fortificate con pali e graticci.

Si presume che la Schlachte sia stata il porto principale di Brema a partire dal 1200 circa. Tuttavia, l'insabbiamento naturale del Weser e il massimo pescaggio delle navi fecero sì che nel XVI secolo le imbarcazioni più grandi non fossero più in grado di navigare verso lo Schlachte. Il consiglio di Brema decise quindi di costruire un porto alternativo a nord della città. Il porto di Vegesack venne completato nel 1623 dal capomastro Jacob Clausen, diventando così uno dei primi porti artificiali su territorio tedesco. Il suo periodo di massimo splendore durò fino al 1820 circa, quando neanche le navi più grandi furono più in grado di raggiungere Vegesack a causa dell'insabbiamento. Ciò rese necessaria la creazione di un altro porto. Nel 1827, il sindaco dell'epoca, Johann Smidt, acquistò un terreno in Bassa Sassonia per costruire un porto alla foce del Weser. Qui si sviluppò un promettente porto marittimo che rappresenta l'odierna città di Bremerhaven. A Brema venne così concesso libero accesso al mare.

Un tempo esistevano delle piccole strade che conducevano dal centro storico allo Schlachte, le cosiddette Schlachtpforten. Infatti, la Schlachte si trovava al di fuori delle mura cittadine e poteva essere raggiunta solo attraverso queste Pforten (”cancelli”). Le Schlachtpforten sono entrate a far parte dei nomi delle strade odierne.

La ricostruzione e la riprogettazione della Schlachte iniziarono nell'ambito dell'Expo 2000 con il motto “Uomo-Natura-Tecnologia”. Ciò fece riscoprire ai cittadini di Brema la loro “città sul fiume”. A tutt’oggi la Schlachte brulica di vita: qui si possono infatti osservare le navi, passeggiare, divertirsi o fare festa. Dalle terrazze e birrerie all'aperto di una vasta gamma di ristoranti internazionali, si può godere della vista sul fiume e sulle navi antiche e moderne, soprattutto quando è bel tempo.

Hai già notato le navi sulla Schlachte? Proprio accanto al “Dreimaster Admiral Nelson”, un rustico ristorante di “pfannkuchen” dallo stile piratesco ancorato proprio di fronte alla chiesa di San Martino, si trova la Alexander von Humboldt, conosciuta in tutto il mondo grazie alla pubblicità della Beck’s. Le sue suggestive vele verdi hanno simboleggiato per molti anni il birrificio di Brema. Forse ti ricordi ancora della canzone “Sail away” di Joe Cocker. Ad oggi la nave ha definitivamente trovato il suo porto d’origine a Brema e funge sia da nave ristorante che da albergo.

La Schlachte offre molti eventi tutto l’anno. Durante la stagione estiva c’è per esempio il Kajenmarkt, dove si può girare andando a caccia di tesori, ascoltare musica dal vivo e gustare prelibatezze presso i vari stand gastronomici. Nel periodo dell'Avvento, ti aspetterà lo Schlachte-Zauber, un mercatino di Natale in stile medievale.

Risali il Weser mantenendoti sul lato sinistro del lungofiume. Presso la scalinata alle spalle del ponte, potrai osservare il “Monumento in ricordo del furto di massa a danno degli ebrei europei da parte del regime nazista e del coinvolgimento di aziende, autorità e cittadini di Brema” o memoriale dell'“arianizzazione”. Da quaggiù, si possono intravedere, attraverso una finestra, dei mobili in ombra. Questi ricordano l’azione “M” dei nazionalsocialisti, in cui i mobili vennero confiscati dalle case degli ebrei fuggiti o deportati.

Proseguendo, passerai davanti alla nave teatro e ai portici. Questi ultimi, per il loro valore storico, sono in fase di ristrutturazione dal 2020. Gli scavi archeologici iniziarono qui, poiché durante i lavori vennero alla luce argini risalenti all’epoca medievale e alla prima età moderna. Tra le altre cose, sono stati rinvenuti reperti dei pellegrini del periodo medievale, parti di bilance, pezzi di vasi di argilla importati, monete d'argento, timbri per sigilli, pugnali, ami da pesca e una trappola per pesci. Questi reperti vengono utilizzati, tra l’altro, a scopo di ricerche storiche. I portici sono edifici storicamente protetti e risalgono probabilmente al XVII secolo. Essi assunsero l'aspetto attuale nel 1913 e rappresentano una reliquia di come il centro città fungesse da porto fluviale nell'epoca imperiale.

Dall’altro lato del Weser si trova l'edificio del Servizio tedesco di ricerca e salvataggio marittimo (DGzRS), che ha sede qui a Brema. Il DGzRS venne fondato nel 1865, attualmente viene finanziato grazie a donazioni e coordina da qui gli interventi di soccorso marittimo nei mari del Nord e del Baltico.

Proprio adiacente a questo edificio si può osservare la cosiddetta umgedrehte Kommode (”cassettiera rovesciata”), che si distingue per la sua forma particolare con le piccole torrette. La storica torre dell'acqua, risalente a più di 100 anni fa, forniva la necessaria pressione dell'acqua a Brema.

Prosegui seguendo le indicazioni sul lastricato. Ti stai per lasciare alle spalle il Weser. Attraversa il sottopassaggio e sali le scale sulla tua destra. Ora prosegui lungo la strada per un breve tratto e svolta a sinistra per imboccare la via „Hinter der Holzpforte“. Qui passerai di fronte alla statua del famoso artista di Brema Heini Holtenbeen. Imbocca quindi il vicolo che si trova tra il teatro Komödie Bremen e il bar Teestübchen, fino a raggiungere una piazza abbastanza stretta.

Undicesima tappa: Lo Schnoor

People stroll through the Schnoor in the evening.

Undicesima tappa: posizione

Ora ti trovi nella piazza Wüstestätte.

Audio length: 05:57 min

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Undicesima tappa: Lo Schnoor

Ora ti trovi nella piazza Wüstestätte.

Si tratta del quartiere più antico di Brema preservato tuttora, lo Schnoor. Nel 1959, questo quartiere fu il primo complesso tedesco a divenire un monumento tutelato a livello storico.

La piazza, dove ti trovi ora, si chiama „Wüstestätte“ (”terra desolata”) a ricordo di un’area rimasta incolta a seguito di un incendio avvenuto nel XVII secolo.

Alla tua sinistra potrai osservare la Bremer Geschichtenhaus (”la Casa delle storie di Brema”), dove ti potrai immergere nella storia della città anseatica in modo multisensoriale. Gli attori, mascherati da personaggi storici di Brema, ti riporteranno indietro nel tempo. Questo tour è disponibile solo in lingua tedesca.

Proseguendo attraverso lo stretto vicolo, potrai vedere la Hochzeitshaus (”casa nuziale”) sulla tua destra, al numero civico 5. Nel Medioevo, le coppie che si trasferivano dalla campagna a Brema, potevano sposarsi nel duomo urbano, solo se dimostravano di essere residenti in città. Per questo motivo c’erano le “case nuziali”. La casa verde a graticcio prosegue questa tradizione e, con una superficie di 43 metri quadrati, rappresenta probabilmente “uno degli hotel più piccoli al mondo”.

A proposito, anche senza sposarsi, è possibile comunque prenotare l'accogliente “casa nuziale” che può ospitare al massimo due persone. Si tratta di una casa che si sviluppa su tre piccoli piani, perfetta per rilassarsi con la vasca idromassaggio e il letto a baldacchino nel sottotetto.

Prosegui lungo lo stretto vicolo e svolta a sinistra nella strada „Schnoor“. Segui le indicazioni fino a raggiungere una piccola piazza, mentre continui con l’ascolto.

Prenditi il tempo necessario per guardarti intorno e immergerti nell'ambiente pittoresco. Il più piccolo quartiere di Brema prende il nome da questa strada. Ma che cosa significa veramente „Schnnor“? Osserva con attenzione le abitazioni. La fila di case ti ricorda qualcosa? Schnoor proviene dal dialetto basso tedesco e significa “Schnur” (”filo”). Infatti, su questa strada le piccole case del XV e XVI secolo, restaurate con cura, sono “infilate come perle lungo un filo” e seguono il corso dell'ex affluente Balge del Weser.

Ti trovi ora in una piccola piazza. Lo Stavendamm prende il nome dai bagni pubblici di epoca medievale. La fontana al centro, in particolare, ricorda i bagni dell’epoca. Tuttavia, la fontana non veniva solamente usata per lavarsi, ma fungeva per uomini e donne anche da luogo per “attività immorali”.

Prosegui passando per la casa di Hartke fino a raggiungere la strada successiva. Fermati qui un momento. Sul lato opposto della strada potrai godere di una vista magnifica. Fai attenzione al traffico, prima di attraversare la strada.

Lungo la Kolpingstraße, sulla destra, noterai un complesso edilizio relativamente nuovo di colore arancione. Si tratta del monastero di Birgitten con foresteria, chiostro e cappella annessi. Il complesso, composto da tre strutture collegate tra loro, venne costruito tra il 2001 e il 2002 e rappresenta il primo edificio monastico eretto a Brema dopo il Medioevo.

Segui ora il percorso lungo la strada „Lange Wieren“ e soffermati di fronte alla chiesa alla tua sinistra.

Si tratta della Chiesa di San Giovanni, costruita dai Francescani nel XIV secolo. È l'unica chiesa cattolica presente nel centro storico di Brema e comprende anche una scuola privata. Tuttavia, Brema è tradizionalmente una città protestante. Invece di un vistoso campanile, si può osservare il design semplice e le due torri angolari della chiesa che si ergono verso il cielo. Originariamente, la chiesa venne utilizzata come chiesa conventuale dell'ordine francescano. Dopo essere stata utilizzata per diversi scopi, ritornò a essere una chiesa cattolica a partire dal 1823. Se hai tempo di visitare l'interno della chiesa a sala gotica, scoprirai anche qui un design moderno e semplice.

Stai per lasciarti alle spalle lo Schnoor. Segui quindi le indicazioni e utilizza la scalinata. Se invece preferisci evitare le scale, c’è un’alternativa. Lungo questo percorso, potrai anche osservare il monumento in ricordo delle vittime della Notte dei Cristalli nel novembre 1938. Per raggiungerlo, ritorna sulla strada „Lange Wieren“ e svolta a sinistra presso „Am Landherrnamt“. Il monumento commemorativo si trova all'incrocio con Dechanatstraße. Quindi svolta a sinistra per tornare sulla Nagelroute e

prosegui fino ad arrivare alla stazione dei tram Domsheide. Fai attenzione al traffico, mentre attraversi la strada e i binari. Prosegui in direzione del fast food. Appena svoltato l’angolo, vedrai il Duomo. Fai anche qui attenzione ad attraversare i binari del tram.

Una volta raggiunto il Duomo, cercati un posto adeguato di fronte alla scalinata. Fai anche qui attenzione ai ciclisti.

Dodicesima tappa: Il Duomo di San Pietro

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Dodicesima tappa: posizione

Di fronte a te si erge il Duomo.

Audio length: 05:21 min

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Dodicesima tappa: Il Duomo di San Pietro

Di fronte a te si erge il Duomo.

Il magnifico Duomo di San Pietro è impregnato da 1200 anni di storia. La fondazione della diocesi di Brema viene fatta risalire su questa altura naturale, che è la più elevata in mezzo ad una striscia di dune, e che si trova a circa dieci metri sul livello del mare.

Osserva ora le raffigurazioni sulla facciata del Duomo. Al centro si trova l'imperatore Carlo Magno con in mano un modellino della cattedrale. Alla sua destra si trova il patrono del duomo da cui esso prende il nome, ossia il santo apostolo San Pietro, che ha in mano la chiave del regno dei cieli. Per inciso, questa raffigurazione rappresenta anche la componente principale dello stemma di Brema.

Nel passato, il Duomo era diverso da come appare al giorno d’oggi. Nell’anno 789 venne costruita su questo sito una chiesa in legno, poi sostituita da un edificio in pietra nell'805. Dopo essere stata più volte distrutta e ricostruita, nell'XI secolo venne eretta una cattedrale romanica sotto forma di basilica a tre navate con due cripte. In tal modo venne creata la struttura di base dell’edificio odierno.

Dai un’occhiata alle imponenti torri alte 98 metri. Per una piccola tariffa d'ingresso, puoi anche salire i 265 gradini della torre sud. La seconda facciata della torre venne costruita solamente nel XIII secolo e conferì al Duomo il suo stile pregotico. Intorno al 1500, il Duomo venne infine trasformato in una chiesa tardo-gotica dotata di un’elaborata volta a rete.

Ma come è diventato protestante il Duomo? Il primo sermone della Riforma venne tenuto a Brema nel 1522. Già tre anni più tardi vennero vietate le messe cattoliche in città.

Nel 1648, dopo la Guerra dei Trent'anni, la Svezia protestante si annesse l'arcivescovado di Brema e così il Duomo e l’area ad essa legalmente annessa divennero svedesi e in seguito hannoveriane. Soltanto nel 1803 l’area circostante il Duomo ritornò a far parte della città di Brema.

Il Duomo cadde in rovina per quasi tutto il XIX secolo. La torre meridionale crollò nel 1638. Per circa 250 anni, il Duomo rimase provvisto di una sola torre. Solamente nel 1888 iniziò una lunga campagna di restauri, sia di abbellimento che di snaturamento storico, sulla base delle idee dell’architetto Max Salzmann. Il Duomo venne colpito a malapena dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e fu restaurato già nel 1950.

Negli anni '70, quando era stata prevista l’installazione del riscaldamento a pavimento, furono portate alla luce numerose tombe di arcivescovi e fatte altre scoperte significative. Il museo del Duomo espone i manufatti restaurati, quali utensili d'altare, scritture sacre, sculture in pietra, tessuti e dipinti murali.

Sicuramente avrai già sentito parlare delle “Maniere di Knigge”. Queste vengono attribuite allo scrittore e barone di Knigge, che divenne famoso soprattutto per il suo libro "Über den Umgang mit Menschen". La sua tomba si trova all’interno della navata della chiesa.

In un edificio annesso al Duomo di Brema si può inoltre visitare il seminterrato in piombo, dove potrai osservare da vicino otto cadaveri mummificati e reliquie provenienti dal chiostro del Duomo. Potrai raggiungere il seminterrato in piombo passando attraverso il cosiddetto Bibelgarten (”Giardino della Bibbia”), un cortile fiorito situato sul lato destro del Duomo. Il cortile merita davvero di essere visitato, soprattutto se ti interessano le piante. Troverai inoltre un piccolo bar, se vuoi fare una pausa.

A sinistra del duomo, è difficile non notare il monumento equestre dedicato al cancelliere Otto von Bismarck, attualmente al centro di molte critiche. Si tratta di un’opera del famoso scultore Adolf von Hildebrand. Bismark venne nominato cittadino onorario di Brema nel 1871, anno di fondazione dell’Impero tedesco, ed è qui immortalato in una posa a cavallo. Questa raffigurazione rappresenta un’eccezione. Sin dall’antichità, infatti, le statue equestri erano riservate solo ai sovrani.

Segui ora le indicazioni. Prosegui lungo i portici del municipio e svolta a destra alle spalle del municipio. Stai per raggiungere un monumento molto famoso, che rappresenta l’ultima attrazione di cui ti vogliamo parlare. Forse non lo intravedrai a prima vista in quanto è spesso nascosto da piccoli gruppi che si fermano qui.

Tredicesima tappa: I musicanti di Brema

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Tredicesima tappa: posizione

Tra il Municipio e la Chiesa di Nostra Signora potrai osservare la statua dei Musicisti di Brema.

Audio length: 04:24 min

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Tredicesima tappa: I musicanti di Brema

Tra il Municipio e la Chiesa di Nostra Signora potrai osservare la statua dei Musicisti di Brema.

Questo emblema di Brema è un luogo dove molti turisti amano scattarsi foto. La favola dei Musicanti di Brema ha reso la città famosa in tutto il mondo. Osserva con attenzione la scultura in bronzo realizzata dallo scultore Gerhard Marcks nel 1951, che scelse appositamente di collocare la statua sul lato ovest del municipio. Una volta collocata provvisoriamente la statua qui, ci furono delle proteste in quanto gli abitanti di Brema la ritenevano troppo moderna e astratta. Tuttavia, quando l’opera d’arte venne definitivamente installata nel 1953, le proteste si erano placate.

Oggi il monumento ai Musicisti della città di Brema ne è la più famosa raffigurazione. Marcks è uno dei più importanti scultori tedeschi del XX secolo. Tra l'altro, nel 1971 Brema gli ha dedicato un museo quando lo scultore era ancora in vita, chiamato la Gerhard-Marcks-Haus.

La fiaba dei Musicanti di Brema era già conosciuta nel XII secolo. Venne tuttavia trascritta dai fratelli Grimm e pubblicata nelle ”Fiabe per bambini e famiglie” nel 1819:

„...andiamo a Brema, troverai dappertutto qualcosa di meglio della morte“ - disse l’asino al gallo e gli suggerì di diventare musicista a Brema.

Poiché non più giovani, i quattro animali - asino, cane, gatto e gallo - non erano più utili ai loro proprietari e dovevano essere quindi uccisi. Riuscirono però a fuggire e si incontrarono per caso. Insieme decisero di diventare musicisti di Brema. Così partirono insieme per la città anseatica. Durante il tragitto, dovettero fare una sosta e passare una notte nella foresta. Lì, i quattro scoprirono la casa di un ladro e con la loro astuzia e gridando a squarciagola lo riuscirono a cacciare. Ai musicanti di Brema piacque la casa così tanto, che decisero di rimanervi e vi trascorsero felicemente le loro giornate. Se non sono ancora morti, vivono ancora in quella casa oggi...

Ma qual è la morale della favola? A nostro parere il messaggio della storia è che i deboli, se si mettono insieme, prevalgono contro i forti. L’unione fa la forza!

C’è anche un contesto storico. Nel XIII secolo, infatti, Brema concesse ai mercanti di entrare in città. Ciò condusse anche giocolieri e musicisti a venire a Brema e il consiglio comunale diede loro il permesso di esibirsi durante le feste. Questi “musicisti di città” accoglievano spesso artisti itineranti, proprio come nella fiaba.

Ora hai un’opportunità per una grande fortuna! Tocca le zampe anteriori dell’asino e tienile con entrambe le mani, mentre esprimi un desiderio. Ma attenzione! Se tocchi solo una delle due zampe, non funziona. L’asino avrà l’altra zampa libera e darà la sua fortuna a qualcun’altro, come si dice a Brema. Per assicurarti che il tuo desiderio si avveri, non devi rivelarlo a nessuno. Per avere ancora più fortuna, puoi anche accarezzare il muso dell’asino.

Se vuoi, puoi cercare altre figure dei musicanti in altre parti della città. Si trovano dappertutto a Brema.

Siamo ora giunti al termine della nostra audioguida sul percorso storico del centro di Brema.

Ti ringraziamo per l’interesse dimostrato e speriamo che il tour ti sia piaciuto.

Ti auguriamo un magnifico soggiorno nella nostra città. C’è ancora molto altro da scoprire.

Vuoi saperne di più? Allora ti consigliamo uno dei nostri tour di gruppo, disponibili in varie lingue. Per saperne di più rivolgiti al Centro informazioni di Brema, visita il sito web bremen.eu o chiama il numero +49 421 30 800 10.

Pacchetto completo di download

Puoi anche scaricare i file dell'audioguida in un file .zip completo. Dopo la decompressione, puoi ascoltare i file mp3 sul tuo smartphone o su altri dispositivi.

Gezeichnete Skyline von Bremens prominentenen Gebäuden